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Si consiglia di prendere nota degli ingredienti,
delle quantità e dei tempi impiegati nella fase di
produzione. Il birraio deve essere in grado di
ripetere le partite di buona qualità e imparare da
quelle meno buone.
- La Temperatura è molto importante
durante tutte le fasi di produzione e
fermentazione della bevanda. Nel momento in cui
si aggiunge il lievito, è indispensabile
accertarsi che la temperatura sia intorno ai
20°C: mai inferiore ai 18°C, o superiore ai
28°C.
In caso di temperature elevate, è opportuno
immergere il fermentatore in acqua fredda.
Raggiunta la temperatura ideale, si procede
all'aggiunta del lievito.
Durante l'inverno, per evitare che la
temperatura sia inferiore ai 18°C (elemento
indispensabile per una corretta fermentazione),
posizionate il fermentatore in un ambiente caldo
(cucina, sala termica, ecc.).
- I Lieviti. In dotazione al barattolo di
malto luppolato trovate un lievito ad alta
fermentazione che necessita di una temperatura
intorno ai 20/22 °C. Sono disponibili a
richiesta, per la preparazione di Lager, Pilsner
e Bock, lieviti specifici a bassa fermentazione,
che lavorano a temperature dai 8/12 °C e 12/18
°C. L'utilizzo di questi lieviti permette di
fermentare anche a temperature inferiori ai 18
°C (periodo invernale) e ottenere un prodotto
dal gusto secco e pulito.
Non tutti gradiscono il lievito che si deposita
sul fondo della bottiglia il quale, muovendo la
bottiglia e versando la birra , viene in
sospensione. Il lievito SAFALE S-04 ha come
caratteristica la capacità, a fine
fermentazione, di compattarsi sul fondo della
bottiglia e non ritornare in sospensione.
- La Fermentazione inizia entro poche ore
dall'aggiunta dei lieviti. Se entro le 24 ore
non si è ancora attivata:
a) controllare la chiusura del fermentatore
b) controllare la temperatura indicata sul
termometro adesivo; se è inferiore ai 18°C, è
importante aumentare tale temperatura:
posizionare il fermentatore in un ambiente
caldo, oppure rivestirlo con una coperta, o
utilizzare una guaina riscaldante.
c) sterilizzare il mestolo, aprire il
fermentatore e agitare energicamente per 30
secondi, in quanto i lieviti si possono trovare
sul fondo del fermentatore in sofferenza per
mancanza d'ossigeno. Qualora questi suggerimenti
non fossero serviti, vi consigliamo di
aggiungere mezza bustina di lievito stemperato
in una tazzina di mosto tiepido (300 cc), e
dolcificato con un pò di zucchero.
Quando noterete il formarsi di schiuma in
superficie, versare i lieviti nel fermentatore,
e con l'aiuto del mestolo sterilizzato agitare
energicamente per 30 secondi.
Questo sistema può essere utilizzato anche
durante la normale preparazione, offrendo la
possibilità di verificare la vitalità dei
lieviti e di far attivare più in fretta la
fermentazione.
Si consiglia di tenere sempre una bustina di
lievito di riserva. Il lievito può scadere se
lasciato in ambiente caldo per lungo tempo.
- La Fermentazione in due fasi. Potete
valutare di travasare la birra in un secondo
fermentatore dopo 2-3 giorni, quando la prima
fase di fermentazione tumultuosa si è attenuata
(i fondi non trasferiteli!). Con questa tecnica
si otterrà un prodotto più limpido con un
sentore di lievito attenuato, in particolare se
viene travasata in fustini. Se usate le
bottiglie i residui di lievito sul fondo saranno
comunque ridotti.
- Fermentazione in bottiglia. Lo zucchero
versato nelle bottiglie verrà aggredito dai
residui di lievito rimasti e l'anidride
carbonica che si formerà, si discioglierà nel
liquido formando al momento del consumo la
tipica schiuma. La quantità di zucchero da
versare nelle bottiglie sarà proporzionale alla
capacità delle stesse.
Un'altro sistema per aggiungere lo zucchero
nelle bottiglie è il seguente: munirsi di un
secondo fermentatore (utilizzabile per altre
fermentazioni) lavato, sterilizzato e
sgocciolato bene; ponetelo sotto il fermentatore
applicando al rubinetto un tubo di gomma
alimentare precedentemente sterilizzato e
travasare il mosto per separare i sedimenti
depositati sul fondo durante la fermentazione.
Il tubo deve toccare il fondo del contenitore
per evitare la formazione della schiuma e
l'ossigenazione del mosto.
Sciogliere in 1/4 di litro d'acqua bollente la
quantità di zucchero necessaria (5-6 grammi per
litro), ed infine aggiungere al mosto. Mescolare
e procedere all'imbottigliamento.
- Sostitutivi Dello Zucchero. Per la
preparazione del mosto, assieme allo zucchero si
può utilizzare il miele di acacia in piccole
dosi (200-300 gr), conferirà al prodotto finale
una maggiore morbidezza e ricchezza di profumi.
Sono ideali anche le confezioni "Edme
(liquido brewing sugar)" da 1 Kg;
sostituiscono egregiamente lo zucchero normale
migliorando notevolmente il risultato finale.
In questo caso, la densità della birra al
momento dell'imbottigliamento è leggermente
più alta (+4).
- Estratto di malto. L'estratto di malto
si ottiene concentrando il mosto, ottenuto da
cereali maltati (principalmente orzo e
frumento). Sono disponibili sia liquidi che in
polvere, chiari ambrati e scuri. L'estratto
liquido (o sciroppo) contiene circa il 20%
d'acqua. Il malto in polvere (secco) si dosa
facilmente e ciò che non si utilizza si
conserva a lungo. Un utilizzo consigliato è
quello di sostituire lo zucchero richiesto con
il 50% di estratto di malto in polvere (500 gr.
malto + 500 gr. zucchero), il risultato è di
aumentare il gusto di malto e dare più tenuta
alla schiuma. Aggiungendo un Kg. di malto secco
e il 50% dello zucchero consigliato, alle
confezioni di malto luppolato per 23 lt., si
ottiene una doppio malto senza alterare
l'equilibrio della ricetta originale.
- L'Acqua. È l'ingrediente più facile
da reperire ma anche il più difficile da
valutare. Molto importante è stabilire la
durezza dell'acqua, le dolci a basso tenore di
carbonato di calcio sono ideali per produrre le
lager e pils, le medie per le ale di stile
inglese e le Monaco, mentre le acque dure sono
indicate per le birre dark e stout. L'acquedotto
ci fornisce acqua potabile ma nella maggioranza
dei casi il cloro e il carbonato di calcio sono
presenti in dosi elevate. Comunque è importante
che il cloro non raggiunga concentrazioni alte
riscontrabili dal cattivo odore. Nel caso sia
troppo calcarea è meglio farla bollire.
L'appassionato più esigente utilizza acqua
minerale naturale, dove può verificare la
durezza (°F gradi francesi) ed è garantita
l'assenza del cloro.
Di certo, se utilizzate acqua di fonte, il
prodotto finale ne acquisterà in qualità.
- La Soluzione Sterilizzante utilizzata
nelle dosi consigliate 3-4 cucchiaini di
potassio metabisolfito (sacchetto rosso)
disciolti in un litro d'acqua fredda, agisce da
inibitore dei batteri e lieviti indesiderabili
per una buona fermentazione.
È importante, dopo la sterilizzazione non
risciacquare con acqua, in caso contrario
l'operazione verrà annullata; è sufficiente
sgocciolare bene l'attrezzatura e le bottiglie.
La fase di sterilizzazione si può evitare solo
nel caso in cui si è certi di aver operato
un'accurata pulizia di tutta l'attrezzatura:
eseguita con il detersivo in dotazione al kit e
risciacquata con acqua molto calda e bollita.
- Il Gorgogliatore permette all'anidride
carbonica di uscire dal fermentatore, e nello
stesso tempo non permette all'aria di entrare in
contatto con il mosto. Vi permetterà di seguire
validamente il processo fermentativo aiutandovi
a capire il momento utile per
l'imbottigliamento. Alla fine della
fermentazione il gorgogliamento si attenuerà
notevolmente, fino ad arrestarsi
definitivamente; a questo punto controllare con
il densimetro l'avvenuta fermentazione.
- Il Densimetro è uno strumento di
controllo della densità del mosto e vi fornisce
l'indicazione sull'andamento della
fermentazione. Presenta una scala graduata
evidenziata in due fasce gialle: la prima vi dà
la densità del mosto in partenza (1040-1060);
la seconda vi fornisce la densità ideale per
l'imbottigliamento (1002-1008). Per rilevare i
dati sul densimetro, occorrerà immergervi lo
strumento nel cilindro riempito di liquido (fig.
8).
- Il Rubinetto. Nella fase di
imbottigliamento, inserire il beccuccio del
rubinetto nella bottiglia leggermente inclinata
in maniera tale che la birra scivoli sulla
parete. Così facendo, si evita il formarsi di
schiuma in eccesso, che potrebbe ritardare i
tempi di esecuzione e nello stesso tempo si
ridurrà il rischio di ossigenare troppo la
birra.
- Le Bottiglie consigliate per
l'imbottigliamento sono a tappo a corona da 1/2
litro, oppure le tipiche bottiglie da birra da
33 cl e 66 cl. Si sconsigliano bottiglie da 1
litro ex acqua minerale, in quanto il vetro è
troppo sottile per mantenere la carbonica, con
il rischio che possano spaccarsi. Ottime sono
anche le bottiglie di spumante da 75 cl. Per
agevolarne la pulizia, consigliamo di lavarle
con dell'acqua calda subito dopo aver consumato
la bevanda, onde evitare che i sedimenti si
attacchino al fondo della bottiglia.
- Bicchieri. Durante la degustazione, per
ottenere una schiuma persistente, è importante
che i bicchieri siano sgrassati e privi di
residui di detersivi o brillantanti. Usando
acqua tiepida con un cucchiaino di bicarbonato
di sodio e risciacquandoli in acqua fredda,
risulteranno perfettamente puliti.
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guida alla fermentazione casalinga -
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